Fari spenti, sogni accesi: il Palermo cerca la svolta a Catanzaro

Pubblicato il 25 aprile 2025 alle ore 00:07

Ci lasciamo alle spalle, calcisticamente parlando e non solo, una settimana intensa, contrassegnata da un fatto raro: la morte di un Papa. Un evento che deve ancora vedere scritto l’ultimo capitolo della propria storia, con i funerali in programma sabato 26 aprile.

Della dipartita di Jorge Mario Bergoglio, e delle conseguenze che essa ha avuto sul mondo del pallone – di cui qui ci occupiamo – abbiamo scritto con modestia e sobrietà, cercando di proporre ai nostri lettori sensibilità e punti di vista diversi, in relazione all’impatto che questo avvenimento ha avuto sulla nostra materia d’interesse.

Non torneremo, pertanto, su argomenti polarizzanti che esulano dalla nostra sfera di appartenenza; manteniamo i piedi – e la penna – sul rettangolo verde, dove si muovono quelle maglie rosanero che, da tre stagioni a questa parte, ci fanno dannare.

Domenica, il Palermo sarà di scena a Catanzaro in una sorta di spareggio che influenzerà fortemente il proprio destino nel prossimo futuro: vincere allo stadio Ceravolo, per gli uomini guidati da Alessio Dionisi, significherebbe ipotecare l’accesso ai playoff promozione, con l’ambizione di disputarli partendo da una posizione più favorevole rispetto a quella attuale. Al contrario, una sconfitta o un pareggio allontanerebbero questo obiettivo, avvicinando i siciliani a un finale di stagione di basso profilo.

La trasferta in Calabria sarà dunque decisiva: non per determinare un verdetto inappellabile, ma per stabilire quale strada prenderà il Palermo in questo ultimo tratto di campionato. In questo delicato crocevia, Brunori e compagni non potranno contare, allo stadio, sull’appoggio dei propri tifosi, a causa del divieto di trasferta imposto dagli organi competenti. Ma da tante case, in tutta Italia e nel mondo, ci saranno cuori rosanero a battere insieme, uniti nel coltivare un sogno collettivo.

Roberto Rizzuto

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