Lo spettacolare 5-3 rifilato al Sassuolo, capolista della Serie B, racconta di un Palermo forse finalmente in ascesa, con una convinzione inedita in vista del rush finale di campionato.
Quanto alla partita di ieri, se è vero che il Sassuolo probabilmente non è giunto al Barbera con l’esigenza pressante di fare punti, è altrettanto vero che il Palermo ha mostrato, contrariamente a troppe altre occasioni, la capacità di continuare a spingere e attaccare dopo essere passato in vantaggio. Non è un caso, infatti, che abbia prima raddoppiato e poi perfino trovato il 3-0 allo scadere del primo tempo.
Gli arrivi di Audero, Magnani e ovviamente Pohjanpalo stanno dando una enorme sicurezza e nuova spinta alle velleità di gloria a lungo frustrate del Palermo.
Adesso mancano sei giornate alla fine della regular season, e il Palermo potrebbe costruirsi la ghiotta opportunità di giungere ai playoff come una squadra in grande fiducia e crescita, probabilmente adesso ritenuta concretamente temibile da tutte le altre contendenti alla conquista di quel terzo posto utile alla promozione in Serie A.
Perché questa ipotesi sia percorribile, però, serve un Palermo finalmente costante nei risultati, magari centrando finalmente quella terza vittoria consecutiva, fin qui mai ottenuta. Serve una squadra che non sprechi più, come già fatto troppe volte, situazioni di chiaro vantaggio, e che Dionisi dia un po’ di continuità alle sue scelte tecniche, evitando esperimenti o rilanci di elementi evidentemente non qualificati (Nikolaou, Vasic, Di Mariano, Diakitè su tutti) per recitare un ruolo di livello, come un rush finale all’altezza richiede. Conta solo l’obiettivo. Dionisi trovi finalmente, o consolidi, quella quadratura mai realmente avuta per tutta la stagione e insista su quella, senza ulteriori “rivoluzioni” tattiche o di organico.
L’obiettivo possibile, al momento, è riuscire a chiudere la regular season almeno al quinto o sesto posto, posizioni oggi occupate da Juve Stabia e Catanzaro (a cui presto i rosanero faranno visita), distanti rispettivamente 4 e 2 punti.
La crescita impetuosa di Pohjanpalo (8 gol in 8 partite e 2 assist) sta iniziando a trainare il gruppo, e non mancano gli esempi di squadre, a lungo fallimentari nel rendimento, che con un organico oggettivamente sopra la media hanno poi trovato quella chimica e motivazione necessarie per compiere ogni impresa. Inutile dire che tutto il tifo palermitano spera che si stiano creando proprio queste premesse.
Dionisi, a lungo giustamente contestato, ha ora l’opportunità di riscattare parzialmente sé stesso. Per farlo, deve semplicemente agire con buon senso e raziocinio, migliorando nettamente nella lettura e gestione della gara, soprattutto nei cambi, da effettuare senza scelte cervellotiche.
In questo finale, dovrà capire chi è veramente connesso e reattivo rispetto all’obiettivo ancora in gioco, e costruire attorno a loro il gruppo trainante.
La prossima partita a Bari, venerdì sera 11 aprile, sarà davvero cruciale e rappresenterà un potenziale match point per eliminare — o quasi — i pugliesi dalla corsa ai playoff, e avvicinare ancora posizioni migliori all’interno degli stessi.
Quindi l’imperativo categorico è: vietato perdere e fermarsi adesso.
Marco Iona

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