Cinque partite, cinque vittorie: non ci sono più margini d’errore per il Palermo, che da oggi e fino al termine della regular season di serie B è chiamato a un cammino impeccabile per continuare a credere nella promozione nella massima categoria. È il momento in cui i calcoli servono a poco: contano solo i risultati, e devono essere tutti da tre punti.
Guardando alla classifica, il Palermo ha esattamente ciò che si è meritato. Il percorso dei rosanero fin qui è stato incostante, segnato da frenate improvvise e occasioni sprecate. Una squadra che, nell’arco di un’intera stagione, non è mai riuscita a mettere insieme tre vittorie consecutive non può aspettarsi molto di più. La posizione attuale è lo specchio fedele di quanto (non) è stato costruito.
Oggi al Barbera arriva la Carrarese, che all’andata inflisse una dura lezione ai siciliani. I toscani non hanno ancora ottenuto la salvezza matematica, ma il margine sulla zona calda consente loro di scendere in campo con relativa serenità. Il Palermo no: per Dionisi e i suoi uomini esiste una sola opzione.
Serve una vittoria, e serve anche una prestazione che restituisca fiducia a un ambiente che ha perso entusiasmo. La città vuole tornare a sognare, e per farlo ha bisogno di segnali concreti.
Davanti a circa ventimila tifosi attesi al Barbera, nonostante il lunedì di Pasquetta, la squadra è chiamata a fare un regalo alla propria gente: un successo che possa ridare ossigeno alle ambizioni di promozione e riaccendere l’orgoglio di una piazza stanca di aspettare.
Da qui in avanti, ogni partita rappresenterà una finale. E per il Palermo, il tempo delle attenuanti è finito.
Roberto Rizzuto

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